INARCASSA HA VIOLATO LE NORME SULLA CONCORRENZA

La sentenza d’appello del Consiglio di Stato (clicca qui per leggerla) ha stabilito che Inarcassa ha violato le norme sulla libera concorrenza nel bando di gara per il rinnovo della convenzione RC professionale.
I motivi principali sono la clausola di continuità e il possesso dei requisiti tecnici, cioè il servizio di firma elettronica avanzata; la piattaforma web on line, con sistema di sicurezza certificato, in grado di quotare ed emettere in tempo reale le singole polizze, assicurare il pagamento on line, inviare ad ogni assicurato la documentazione; servizio di contact center, con numero verde.
La nostra cassa previdenziale sosteneva nell’appello di aver previsto nel bando di gara che tali requisiti dovessero essere posseduti dai concorrenti già alla data di pubblicazione del bando per perseguire l’obiettivo di precludere la partecipazione di operatori in certo modo “improvvisati”, che si fossero dotati dei requisiti e degli strumenti previsti soltanto in occasione e al solo scopo di accedere alla competizione.
In pratica primarie compagnie come per esempio la stessa AIG Europe (che ha promosso il ricorso), Generali e Liberty, si sono viste preclusa la possibilità di partecipare al bando dal momento che non avevano la sfera di cristallo per sapere che ci sarebbero state condizioni tecniche di partecipazione, che solo ASSIGECO possedeva quale assicuratore in corso.
Il Consiglio di Stato ritiene infondata tale motivazione e cita, tra le tante sentenze, quella del Cons. Stato, V, 5 maggio 2020, n. 2849 e quella del Cons. Stato, III, 17 giugno 2016, n. 2689.
In quest’ultima viene sancito il principio per cui “la determinazione di una data diversa, non coincidente con quella di scadenza del termine per la presentazione delle domande, implica di per sé il concreto rischio che possano esservi vantaggi solo per alcuni degli appartenenti alla categoria, con esclusione degli altri e, dunque, ingiustificate disparità di trattamento”
Con riferimento alla clausola di continuità il Consiglio di Stato ha stabilito che “l’ampiezza della garanzia, l’inesistenza di un set informativo completo e affidabile, la prospettiva di subentrare “al buio” all’assicuratore in corso e di assorbirne i sinistri di competenza, la quantificazione di un punteggio tecnico di 25 punti su 80, le modalità di attribuzione “on /off” di tale punteggio senz’alcuna possibilità di modulazione SONO TUTTI ELEMENTI IDONEI AD IMPEDIRE LA FORMULAZIONE DI UN’OFFERTA POTENZIALMENTE CONCORRENZIALE, PER GIUNTA OPERANDO A TUTTO FAVORE DELL’ASSICURATORE USCENTE.”
Per continuare a favorire l'assicuratore Assigeco i nostri rappresentanti hanno pensato bene di fare la convenzione con la fondazione di Inarcassa, senza nessun bando di gara e senza neppure evidenziare agli iscritti ad Inarcassa le condizioni peggiorative introdotte nella nuova polizza.

A questo punto sorge legittimo porci, e porre ai nostri rappresentanti, le seguenti domande:

1. Chi ha deciso di appellare la sentenza del TAR che già stabiliva questi principi?

2. Il Presidente di Inarcassa, arch. Santoro, ha dichiarato (Clicca qui per leggere la dichiarazione) che redigere un nuovo bando sarebbe costato solo i costi di pubblicazione. Perché invece di ripetere il bando di gara accogliendo i principi del TAR, Inarcassa ha deciso di sostenere i costi (certi) di un appello?

a) Perché essendo la sentenza del TAR intervenuta a giugno 2019 non si è proceduto immediatamente per il nuovo bando in tempo per la scadenza della convenzione in corso?

b) Perché la sentenza del TAR è stata appellata nell'imminenza della scadenza dei termini a fine 2019 "costringendo" Inarcassa a rinnovare per la seconda volta la convenzione Assigeco?

c) A protezione di quali interessi Inarcassa ha sostenuto attivamente tale procedimento d'appello?

Evidenzio che il bando di gara impugnato ha un valore economico di € 38.333.334 all'anno.

3. Chi è responsabile delle difformità sancite dal Consiglio di Stato rispetto alle norme sulla libera concorrenza? Quali azioni verranno intraprese nei suoi confronti?

4. Quanto sono stati pagati gli avvocati incaricati da Inarcassa per fare ricorso? Quali azioni verranno intraprese nei confronti di chi ha preso tale decisione sperperando i nostri soldi?

5. Verranno contestate ad Assigeco le irregolarità segnalate il 03/07/2019 (Clicca qui per leggerle), alcune delle quali oggettive? Verranno applicate le sanzioni previste nel contratto?

Considerata infine la millantata trasparenza della Nostra Cassa previdenziale chiediamo che vengano pubblicati sul sito istituzionale:

a. tutti i documenti relativi alle convenzioni in essere affinchè ciascuno possa verificare la corretta applicazione di clausole e premi,

b. tutti i verbali delle riunioni del CdA e tutti quelli degli incontri del Consiglio Nazionale dei Delegati affinchè ogni iscritto possa constatare in che termini viene rappresentato.

Ing. Cristina Marsetti - Ing. Francesco Nastasi - Ing. Paolo Pancaldi - Ing. Marco Stevanoni
Promotori del gruppo ALLA LUCE DEL SOLE
Clicca qui per entrare a farne parte